EL REDCUADRO
Il capitano ligone
Por Antonio Burgos3 min
Opinión23-01-2012
En el hundimiento del "Costa Concordia" hay una parte seria del espectáculo, la de los muertos y desaparecidos, la de la estocada hasta la bola a la floreciente industria turística de los cruceros o la de las necesarias garantías en la seguridad marítima, que debe ser considerada en castellano, y cuanto más cervantino, mejor. Ma ha una parte di puro cacchiondeo en la questione che deve essere narrata obbligatoriamente in italiano, in italiano macarrónico. No nella lingua del Dante, ma nello idioma de Alberto Sordi, o de Aldo Fabrizi. Per colpa dil capitano, il tale Francesco Schettino, qui sembra un personaggio de una commedia de Vittorio de Sica. Albergo una profunda dudda, molto ma profunda che le acque del mare Tirreno dove il crociero se escognó e rimane scorato e a picque de uno repicque de andare al fondo dil mare: ¿era veramente il capitano de la nave il tale Schettino o era Alberto Sordi rincarnatto in un ligone importante, in uno sinvergonzone que non conosce la vergogna ni per il forro, cínico, pìccaro e satirone de cinque stelle? La trayedia dil "Costa Concordia" e una commedia per colpa dil prenda dil capitano. No se puó tenere más cara dura, duríssima. Una cara veramente apretata, de chemento armato, de mármore di Carrara. E de valore, cortitto, come é naturale. Il capitano Schettino é de la medésima sanguine de orchiatta che quelli combatenti del Corpo de Truppe Voluntarie italiani che nella guerra civile spagnola conquistaronno nella bataglia de Guadalajara la medaglia olímpica de los centi kilómetri di carrera aperta in retirata, cagandosi per le patte abasso. Schettino ha tenuto il suo particolare Guadalajara nella isola de Giglio, un Guadalajara nautico e acquattico. E con il primo premio de puntería in naufragio. Schettino fu despedito del barco per la forza del destino e per la forza de la gravetá, e caió direttamente nello bote salvavite. E il eroioco commisario de Polizía del crociero diceva, vedendo al capitano cádere in botte salvavite: - ¡Capitano al botte! E tutti i camarieri respondévano in coro: - ¡Grazie! E cadeva accompagnato de una giovane moldava, una picculina fachilona. Il amoroso capitano Schettino liga con chavale de paesi che ni exístono. Io credo che se inventa paesi per ligare chavale fachiloni che trágano tutte per andare al cattre. Ma il capitano dil Porto di Livorno é un envidiosso di merda, e se empagnaba con autoritá in fare retornare al nostro éroe al barco. Come il "se sienten, cogno" della Spagna nello quello colpo de Stato, fu il "ritorne al barco, cogno" del capitano maritimo de Livorno, un signore pesato, pesato, sensa sentito del umore ni del amore, sensa sensibilitá per respetare i ligui ajeni. Me resta un altra dudda. ¿E veramente Alberto Sordi il capitano, o é un primmo dei Moranqui, dei Moranqui de Trianna? ¿No sono personaggi dei Moranqui, non de commedia italiana de Alberto Sordi, quelli del crociero scognato? La scena dil capitano dandose il piro al botte e quiamando a la sua mamma per il telefonino ("mamma, no me aspette per cenare, ma sono salvo") no la mejoranno ni I Moranqui nel suo programma del Canale Sur della Televisione Sociata. É che sono vedendo a Cesare Cadavale il Moranco, il basso, nello papello de capitane Schettino, con la sua gorra di capitano, e con la sua media pappa de essere molto a gustito, e a Giorgio Cadavale il Moranco, il alto, vestuto de mogliere come é abbituale, fachendo de Dominika Cermortan, la ligona giovane moldava dello lío del montepío. Ho detto.
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Antonio Burgos
Columnista del diario ABC
Andaluz, sevillano y del Betis
** Este artículo está publicado en el periódico ABC y posteriormente recogido de AntonioBurgos.com por gentileza del autor